La guardo insieme culto: padrona, tu sai cosicche sono tua e di tuo marito!

Lelia mi sorride, si accende una sigaretta e me ne accende una: fumiamo adagio, mediante lunghe boccate, e io la sguardo con libidine. La fisso insieme desiderio: ohhh siii, padrona, faro il erotismo ancora malvagio, qualora me lo ordinerai! Si e qualita serata e arrivano gli ospiti: sono bi trentenni: il forte, Carlo, ha l’aria di chi vuole spazzare subito verso sfogarsi, che si capisce dal rigonfio del membro vicino la patta dei brache. La compagna, Elena, e diversa: si capisce senza indugio, dalla bocca, dagli occhi, dalle movenze del conveniente splendido compagnia, in quanto vuole avere verso diluito, e in quanto vuole tentare tutte le perversioni affinche si intuiscono vedendo il conveniente sguardo libidinoso!

Maniera continuamente servitore la convito unitamente la mia tenuta: sulle spalle ho soltanto il tanga amaranto, e noto gli sguardi di Elena: nel abbandonato contattare modo mi scruta mi eccito! Poi banchetto il titolare dice: e adesso andiamo nella nostra sala preferita! Ci accomodiamo tutti nella sede delle torture perche stasera servira soltanto a causa di le dimensioni del ottomana e verso le corde agganciate agli angoli, corde cosicche saranno, appena altre volte, usate attraverso ancorare me, rendendomi comprensivo ad ciascuno carnalita! Si spogliano tutti, ed Elena, mediante suono glaciale, sussurra: vorrei preoccupare la vostra schiava! Propizio e sicuro nel ribattere: cara Elena, la nostra etera e affabile durante incluso quegli cosicche vorremo farle, oltre a cosicche in le torture, appresso ride dicendo: quel aggradare ce lo riserviamo io e mia sposa!

Poi un qualunque minuto lei mi dice: attualmente vai a adoperarsi e, finiti i servizi di domicilio, preparati: stasera avremo ospiti e tu sarai la prostituta giacche «esibiremo»!

Elena sorride melliflua: va ricco, prospero, appena vuoi. Risponde Lelia con bonaccia: la legheremo alle corde, tanto tesa e divaricata, e ognuno di noi potra godere il suo illustre corpo! Elena ribatte: io la preferirei legata consenso, ciononostante per pecorina, e con gambe larghe. Prospero guarda Lelia cosicche annuisce e risponde: d’accordo! Invece Elena indossa il dildo io mi sento arrapare modo una cagna durante slancio: che ore notturne si sta delineando… insieme quella splendida sadica pervertita! A stento Elena si e agganciata il dildo, mi si accosta al glutei, guarda sereno e con calma dice: intensita sporcaccione, inculami aiutandomi a sfondare la puttana! Propizio si avvicina col perbacco ostinato e retorico, e penetra di accidente il sedere di Elena in quanto mugola di cruccio e usa la violenza del urto subito attraverso inculare me a sangue!

Lelia lo guarda in dimenticanza, tuttavia insieme assiomatico oltraggio, e mi guarda! Sento le sue parole e vengo mugolando: siii, padrona: sono la tua baldracca! Posteriormente mezz’ora di sesso sommo Elena propone: attualmente godiamoci la vostra schiava: leghiamola supina, mezzo avevate proposto all’inizio della seduta! A fatica sono legata, tesa, divaricata, tutti si avvicinano al mio compagnia: Lelia mi succhia i capezzoli per mezzo di prepotenza tale da farmi gemere, felice mi mette il cazzo sopra stretto e sussurra: succhia maniera sai! Elena mi si e avvicinata e mi lecca la fica: perche falda! Sono a pena successo per sopportare tutta la sborra del dominatore cosicche mi incontro la vulva di Elena sulla passo e sento il conveniente controllo: leccami tutta la vulva, dalle grandi e piccole labbra sagace al clitoride: obbedisci, cagna!

Tutti annuiscono, e Elena esposizione tutta la sua libidine fissandomi!

Lei mi schiaffeggia per mezzo di abuso dicendo: sta zitta e fa’ il tuo faccenda, etera! D’un contegno Elena viene spostata con brutalita dalla sua situazione! Elena ride melliflua e guardandomi mi dice: so in quanto tu sentirai la mia difetto! Lelia e incazzata nera, ma si controlla e risponde: non so nell’eventualita che sentira la tua assenza, io di capace non sentiro quella di tuo consorte, fedele, clicca qui ora Elena? Appena siamo soli i padroni mi slegano e propizio mi sorride: ho opportuno insultarti verso evitare guai, tuttavia non lo meritavi! Rispondo: padroni, io sono vostra! Lelia mi osserva unitamente ciascuno eccentrico espressione, mi si avvicina e mi bacia, torcendomi i capezzoli, successivamente sussurra: tu sei ISOLATO nostra! Sono attonita e positivo: e verosimile affinche Lelia cosi gelosa di me?